L’idea principale è stata quella di raccontare come l’agricoltura che utilizza pesticidi, diserbanti e fertilizzanti sintetici sia quella che si accaparra la quasi totalità delle sovvenzioni europee e nazionali. In sostanza, si diceva col Rapporto 2018, i soldi pubblici sostengono l’utilizzo della chimica di sintesi.
La politica agricola comunitaria sovvenziona infatti per il 97,7% l’agricoltura convenzionale. Quando ai fondi Ue si aggiungono anche quelli italiani, il risultato non cambia: al bio, che rappresenta il 14,5% della superficie agricola coltivata del nostro Paese, va il 2,9% delle risorse. S’inverte così la regola “chi inquina paga”. La campagna ha vissuto un secondo tempo: a due mesi dalla divulgazione del Rapporto, infatti, sono state presentate nella sala stampa della Camera dei Deputati le proposte per fermare il degrado dei suoli, delle acque, del clima e per produrre cibi più sani.
Silverback ha curato:
- ideazione contenutiIl biologico è parte integrante della soluzione dei problemi posti dal Covid-19. Farne un tema di dibattito politico e culturale, porre all’attenzione dei media i contenuti: questo l’obiettivo. Il rapporto ospiterà il contributo di scienziati, agricoltori e politici per una ripartenza davvero green.
Il rapporto uscirà a ottobre 2020