Sede operativa

La nostra nuova sede:
una piccola "fabbrica del green".

Sede operativa

La nostra nuova sede:
una piccola "fabbrica del green".


Dalla fine del 2019 ci siamo trasferiti in un nuovo spazio che abbiamo completamente rinnovato.


Una ex sala da biliardo, ritrovo per formidabili giocatori di carte, oggi è il nostro campo base. Un ufficio di circa 200 mq con un giardino che abbiamo curato in ogni piccolo dettaglio con le logiche della bioarchitettura, arricchendolo con varietà antiche, oggi a rischio estinzione, di alberi da frutto.


Abbiamo scelto di rigenerare uno spazio in disuso puntando a un upgrade totale per trasformarlo in una piccola “fabbrica del green”.


Tutti gli impianti sono nuovi e a basso impatto energetico, gli infissi sono a taglio termico e i punti deboli delle murature sono stati sanati e isolati con un 'cappotto' per garantire la riduzione delle dispersioni. Abbiamo deciso di compensare l'utilizzo di energia elettrica dotando l'edificio di un impianto fotovoltaico in copertura. Il giardino, prima in abbandono, entro l'estate diventerà un piccolo polmone verde con un micro-orto urbano.

Inoltre, per l'irrigazione non sprechiamo acqua grazie a un impianto di depurazione: le acque cosiddette grigie e quelle piovane vengono depurate attraversando una vasca con ninfee e pesci per eliminare le tracce di saponi (comunque rigorosamente biodegradabili al 100%) della piccola cucina e dei lavabi.

E poi: stampa e uso della carta ridotti al minimo, zero bottiglie in plastica, raccolta differenziata e tanto buon senso per la gestione del nostro nuovo ufficio, per essere il meno impattanti possibile verso l’ambiente. Non vogliamo solo parlare di sostenibilità e cura del nostro pianeta, vogliamo essere in primo luogo attori del cambiamento.


Dalla fine del 2019 ci siamo trasferiti in un nuovo spazio che abbiamo completamente rinnovato.


Una ex sala da biliardo, ritrovo per formidabili giocatori di carte, oggi è il nostro campo base. Un ufficio di circa 200 mq con un giardino che abbiamo curato in ogni piccolo dettaglio con le logiche della bioarchitettura, arricchendolo con varietà antiche, oggi a rischio estinzione, di alberi da frutto.


Abbiamo scelto di rigenerare uno spazio in disuso puntando a un upgrade totale per trasformarlo in una piccola “fabbrica del green”.


Tutti gli impianti sono nuovi e a basso impatto energetico, gli infissi sono a taglio termico e i punti deboli delle murature sono stati sanati e isolati con un 'cappotto' per garantire la riduzione delle dispersioni. Abbiamo deciso di compensare l'utilizzo di energia elettrica dotando l'edificio di un impianto fotovoltaico in copertura. Il giardino, prima in abbandono, entro l'estate diventerà un piccolo polmone verde con un micro-orto urbano.

Inoltre, per l'irrigazione non sprechiamo acqua grazie a un impianto di depurazione: le acque cosiddette grigie e quelle piovane vengono depurate attraversando una vasca con ninfee e pesci per eliminare le tracce di saponi (comunque rigorosamente biodegradabili al 100%) della piccola cucina e dei lavabi.

E poi: stampa e uso della carta ridotti al minimo, zero bottiglie in plastica, raccolta differenziata e tanto buon senso per la gestione del nostro nuovo ufficio, per essere il meno impattanti possibile verso l’ambiente. Non vogliamo solo parlare di sostenibilità e cura del nostro pianeta, vogliamo essere in primo luogo attori del cambiamento.